L’Organizzazione Mondiale della Salute prevede che entro il 2030 la depressione sarà la malattia cronica più diffusa al mondo. Secondo la stessa organizzazione, la depressione è una delle malattie più frequenti e colpisce più di 350 milioni di persone in tutto il mondo. Questo ci dicono gli esperti. La depressione va a braccetto con il senso di solitudine, una solitudine esistenziale. Eppure nonostante questo, nel nostro Paese ma anche in molti altri paesi del mondo, non si è fatto quasi niente per affrontare questo problema. Tanto a deprimersi sono i deboli. I forti, quelli destinati a vincere, invece erediteranno il mondo! La depressione è un sintomo di un malessere profondo, radicale. Ma, come al solito, noi siamo bravi a curare i sintomi e invece di investire nella prevenzione regaliamo fantastiliardi ai Big Pharma che ci imbottiscono di pillole della felicità. Da quando, negli anni ’80, sono arrivati nelle farmacie i nuovi antidepressivi inibitori selettivi della ricaptazione della Serotonina (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors o SSRI), il loro consumo è letteralmente esploso. Pastiglie di Prozac (per citare uno dei più famosi) a gogo anche per i bambini! Non solo! La depressione è una malattia complessa che può assumere diverse forme, infatti esistono almeno 8 tipi di depressione. Ma gli antidepressivi bombardano a tappeto, causando effetti collaterali anche pesanti, soprattutto se non si è fatta una diagnosi approfondita. Gli psicofarmaci hanno effetti diversi a seconda delle persone, quindi gli psichiatri procedono per tentativi. In sintesi il quadro è disastroso!
Ma perché continuiamo in questa perversa direzione? Forse perché il sistema economico che ci viene venduto come il migliore dei mondi possibili semplicemente macina le nostre menti, le spreme e strapazza fino a devastarle. Al sistema va bene. Sappiamo quanto le multinazionali dei farmaci ci guadagnano. Ci guadagna anche il commercio. Un depresso non grave per tirarsi un po’ su, si fa dei regali! Shopping compulsivo! per non parlare di chi cade vittima della ludopatia. E quanti altri comportamenti disturbati ci vengono in mente! La malattia mentale è tutta intorno a noi. Non è un caso che, in questo sistema economico per cui conta solo il profitto, conta solo la crescita, la percentuale di psicopatici al potere sia alta. Per intenderci la psicopatia è una malattia mentale incurabile. Lo psicopatico non ha valori, non prova emozioni né sentimenti, né sensi di colpa. Insomma è perfetto per dirigere una multinazionale.
Soluzioni? Beh dovremmo domandarci se vale la pena andare avanti in questa direzione! Dovremmo domandarci se, magari, ci sono altre strade che possiamo percorrere. Dovremmo pensare seriamente alla salute mentale nostra e dei nostri figli. Non è impossibile cambiare. Bisogna acquistare consapevolezza. Bisogna volersi bene.
Nicola Pandolfi