Pensare al fascismo (nel senso dell’Ur-Fascismo di U.Eco) come a una categoria solo ideologica sembra incompleto. Il fascismo, ha a che fare più con la biologia umana che con l’intelletto! Soddisfare i propri bisogni fisiologici al sicuro come cani nel cortile del padrone. Sicuri e tranquilli, perché se la pappa c’è, vuol dire che abbiamo fatto bene, che Lui ci ama. La logica che c’è dietro è bambinesca, elementare e, per questo, attrattiva. Noi ci sentiamo complessi, pieni di contraddizioni, il mondo è un casino, niente va come dovrebbe andare, niente ci rassicura… e come bimbi frustrati e piagnucolosi vaghiamo finché… eccoci eccitati gridare con un sorriso che è un ghigno sospeso fra terrore, rabbia e sollievo: DIO! PATRIA! FAMIGLIA! Oppure: A.D.! IMPRESA! COLLEGHI! (E via dicendo, i termini cambiano, ma l’impianto ideologico è lo stesso!). E’ un bisogno atavico e non si può sottovalutare. Dobbiamo sentirci dentro al recinto, al sicuro, perché fuori ci sono i mostri, ci sono i devianti, c’è il nemico, c’è il povero. Ci vuole la forza, ci vuole qualcuno che punisca i cattivi e premi i buoni! Il più forte sia legge! DIO pensa per te, la PATRIA pensa per te, la FAMIGLIA! Ti alzi la mattina ed ogni ora della tua giornata è programmata! Sai esattamente cosa devi fare, cosa si aspettano che tu faccia. Senza esitazioni! Dalla culla alla tomba, possibilmente dentro una narrazione grandiosa che ti faccia sentire l’ingranaggio prezioso di una macchina invincibile di un gigante di mille metri, fatto di impalcature, pulegge ingranaggi e carne e ossa di milioni d’uomini e donne, che con i loro sforzi, sudore e sangue, ben organizzati dall’alto, lo facciano procedere verso un futuro radioso! Uccideremo tutti i mostri e i nostri sforzi saranno ricompensati. La FAMIGLIA ti ha generato! La PATRIA ti regalerà medaglie e una cassa da morto! DIO ti accoglierà in Paradiso. Non c’è da stupirsi che funzioniamo così dall’alba della civiltà! CREDERE! OBBEDIRE! E non pensare. Perché pensare è fatica e, spesso, non ne siamo capaci. La VOLONTÀ di potenza! Siamo disposti a dare tutti noi stessi al progetto di qualcun altro, qualcuno che crede di sapere benissimo cosa vuole! SOLDI & POTERE. In fin dei conti chi non sa dare un senso alla propria vita ha bisogno di trovarlo altrove. Infatti non ha alcun senso vivere schiavi del lavoro, dei soldi e degli oggetti… schiavi di favole. Le cose di cui noi umani abbiamo veramente bisogno sono poche e ragionevolmente realizzabili (soprattutto con le conoscenze che abbiamo con tanti sforzi raggiunto). Ma non abbiamo il coraggio di crederci. Sono alla nostra portata ma non riusciamo a godercele. Abbiamo paura della libertà. Ci sentiamo troppo precari, vogliamo una struttura, una sicurezza e la cerchiamo all’esterno. Abbiamo paura del tempo libero, abbiamo paura di renderci conto dell’entità del nostro errore. La pandemia di COVID che ci ha costretto a restare mesi rinchiusi, insegna!
Ma qual è il segreto di Pulcinella? Cos’è quella cosa capace di strutturare la nostra vita in modo da farci sentire in pace con noi stessi e realizzati? L’AMORE! (Ed ecco affacciarsi la derisione del cinico!). Sì! Abbiamo bisogno di amore gratuito. Di sentirci amati per quello che siamo, senza condizioni. Poi viene tutto il resto. Poi ha senso fare tutto il resto. E “il resto” non sarebbe poi molto. Ma proprio perché abbiamo un bisogno così semplice, è facile manipolarci. Un cucciolo umano che non ha ricevuto la giusta dose di amore gratuito, crescerà contorto come una pianta potata male. Paura, impotenza, rabbia, ansia, senso di colpa, depressione e tutti quei sentimenti negativi che si sviluppano conseguentemente, lo tormenteranno e lo renderanno facile preda di chi vorrà utilizzarlo per i propri propositi. Pronto per l’Ur-Fascismo che si alimenta di negatività, che si rafforza nel malessere. Un cucciolo umano che non avrà ricevuto la giusta dose di amore incondizionato, sarà destinato ad avere un certo grado di malattia mentale. Sarà destinato a vivere in un mondo dominato da totali malati mentali (Cfr. Psicopatici al potere). Non si renderà conto, che, con uno certo sforzo, potrebbe curarsi e migliorare la sua vita. Penserà, comodamente, che tanto il carattere non si cambia. Sarà destinato a credere che non c’è un modo di vivere migliore. Invece c’è.
Nicola Pandolfi