Passeggiata ben poco spensierata
Esplode! Non c’è che dire, abbastanza puntuale nonostante il cambiamento climatico. Passeggiare e immortalare i mandorli in fiore… eppure questa primavera 2022 è costellata di ben altre esplosioni. Ma come si fa a godere di una passeggiata al sole (perenne ormai) di primavera quando a poche centinaia di chilometri infuria la guerra d’Ucraina? Brillano, un passo dopo l’altro mille domande: perché la guerra adesso? Chi l’ha causata? Perché sembra impossibile ascoltare un ragionamento sobrio? Ti rimbombano in testa le voci perentorie dei Think Tank dai mass media che potenti lanciano le loro cannonate ideologiche e ammorbano con la loro chimica fatta d’orrendo sudore sintetico tutta l’aria che respiri… L’ideologia non ammette tentennamenti: o con noi o contro di noi. L’orrore imperversa e non c’è tempo di pensare, l’opinione pubblica deve essere convinta che la guerra è sacrosanta e che bisogna raddoppiare la percentuale di PIL per produrre armi. Dobbiamo aiutare il popolo ucraino contro quei mostri dei Russi. Più armi significa meno istruzione e meno sanità ma chissenefrega! Più armamenti serviranno a preparare a nuove guerre e sapete perché? Perché la storia si ripete in modo schifosamente banale. Questo non posso fare a meno di pensare osservando gli splendidi fiori che si schiudono e che accolgono la danza di pigri e baffuti calabroni. Non posso fare a meno di pensare al futuro che aspetta le nuove e sconvolte generazioni. Ragazzi e ragazze pieni di problemi psicologici post covid, ricolmi di paura e di rabbia per un mondo adulto incapace di progettare il futuro. Siamo in mano a una banda di pazzi miliardari che, pur di arricchirsi sempre più, scatena guerre e pestilenze e imperversa sul popolo bue, un popolo accecato dal desiderio di diventare come loro e incapace di vedere le catene che l’avvinghiano a una schiavitù demenziale. Si straparla di libertà e democrazia perché libertà e democrazia stanno morendo e chissenefrega! Siamo disposti ad ingoiare tutto pur di avere la nostra bella macchinina, il nostro gadget hightech, la nostra crociera indimenticabile. Qualcuno mi dovrebbe spiegare quanta differenza c’è rimasta tra noi e il popolo cinese. Un popolo che rinuncia alla sua libertà in cambio di stabilità economica. Il coro dei pacifisti e dei guerrafondai si confonde in un brusio dissonante, fastidioso, osceno. Abbiamo ingannato i giovani, abbiamo ingannato noi stessi. Il benessere materiale e il consumismo hanno distrutto l’essere umano, l’hanno disumanizzato come l’estrema povertà del resto… Il buonsenso, le lezioni della storia non contano niente. La scuola non conta più niente. Quei poveri Donchisciotte di insegnanti che tentano di mostrare ai ragazzi il paradosso su cui si fondano le loro innocenti esistenze sono ormai marginali. Bisogna raschiare di nuovo il fondo del barile. Ma chi è innocente poi? Lo stile di vita dei paesi cosiddetti occidentali trae la sua linfa vitale dalla sofferenza e dall’esclusione di miliardi di individui che hanno avuto in sorte di nascere dalla parte sbagliata. Ci bombardano con le tragiche storie di donne e bambini dell’Ucraina… ma è quello che succede in ogni conflitto… anche in Iraq in Siria in Afghanistan, in Bosnia in Cecenia… Dalla seconda guerra mondiale l’orrore del bombardamento sui civili non si è più interrotto. Non ne siamo usciti mai. No, non era un “secolo breve”. E’ invece una lunga agonia. Questo non posso fare a meno di pensare circondato dai castagni in fiore e ricoperto di polvere perché non piove da mesi. Non posso controllare questi rigurgiti di retorica mediatica. Mi sento dentro una nuvola sottile e bianca. Eppure sono in mezzo a questi splendidi fiori. Nel deserto. Anche il cielo ha esaurito le sue lacrime.
Nicola Pandolfi (articolo) Sabina Valenti (foto)