L'incanto dell'ombra

Se la vita non è sogno allora nulla ha senso

Il fenomeno 23

Chi l’avrebbe mai detto? L’ennesimo negozio che chiude in centro. Un semplice negozio di dischi che annuncia la sua chiusura dopo 10 lustri di onorato servizio. A lettere cubitali: IL VENTITRE DISCHI CHIUDE, scritta rossa su fondo bianco. Ed ecco che inizia una processione, durata intere settimane fino alla fine di luglio 2023. Una lenta ma definitiva spoliazione del locale, che vedeva svuotarsi di dischi e cd le numerose bacheche, diventate velocemente grigie e mute. Un rito funebre, silenzioso e composto, di migliaia di persone che si aggiravano per quelle stanze con sguardi spesso increduli e trasognati. Con la consapevolezza di partecipare a un momento storico.

Come spiegare il fenomeno 23? Che cosa era il 23?

  • Un negozio che è entrato nella storia di Padova, una storia fatta di piccoli gesti quotidiani, come andare a comprarsi un disco.
  • Un rifugio che per anni ha attirato gli spaesati, gli atterrati a Padova per motivi di studio o di lavoro, bisognosi di un riferimento nella fredda nebbia padana, come quelle vetrine luminose e affollate di dischi e CD con i prezzi e i commenti colorati scritti a mano sulle fascette bianche…
  • Un ritrovo per gli amanti della musica che hanno ancora bisogno di un luogo fisico dove celebrare il rito di scartabellare i dischi, con gli indici e i medi, con lo sguardo meticoloso dell’intenditore alla ricerca di un ricordo, di un’antica atmosfera, di un cortocircuito mentale.
  • Una ecclesia dove celebrare ancora una volta quel rito collettivo, che termina poi alla cassa, dove il sacerdote Maurizio, insieme ai suoi fedeli officianti, dà la benedizione finale, incartando il prezioso oggetto che donerà ore scanzonate.
  • Un’isola perduta per ritrovarsi ancora a testimoniare un mondo fatto di luoghi, oggetti e corpi che sembra in via di estinzione.
  • Una capsula del tempo, insomma, un portale magico, capace di evocare luoghi e tempi d’un immaginario alternativo al presente che incombe.

E infine, su quelle vetrine coperte di bianco tombale, centinaia di graffiti, pensieri, vere e proprie lettere.. a testimoniare l’affetto di una comunità rimasta orfana.

Foto e video di Sabina Valenti

1 thought on “Il fenomeno 23

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